News

Audit di Sicurezza e Ambiente: perché è fondamentale per la tua azienda?

Il Labirinto Normativo: una sfida quotidiana per l’imprenditore

Ogni imprenditore sa bene che gestire un’azienda oggi significa navigare in un mare sempre più complesso di normative sulla sicurezza sul lavoro e tutela ambientale. Decreto Legislativo 81/08, normativa REACH, gestione rifiuti, emissioni atmosferiche: ogni settore industriale deve confrontarsi con un quadro legislativo in costante evoluzione, dove una mancanza di conformità può tradursi in sanzioni pesanti, blocchi produttivi o, peggio ancora, incidenti che mettono a rischio la vita dei lavoratori.

Talvolta chi lavora quotidianamente in azienda ha però difficoltà ad avere una visione reale della propria conformità normativa: da un lato possono mancare le competenze specifiche per individuare le problematiche, dall’altro si sviluppa una sorta di “assuefazione” ai rischi presenti. In questo modo situazioni potenzialmente pericolose diventano routine e si perde la percezione del pericolo.

Come risolvere questo problema?

Un soggetto esterno può risolvere questa problematica mediante un audit legislativo di conformità in ambito sicurezza e ambiente che potremmo definire come una verifica sistematica e approfondita che confronta lo stato attuale dell’azienda con tutti gli obblighi normativi applicabili, identificando scostamenti, non conformità e aree di miglioramento.

Audit di Sicurezza e Ambiente: quali vantaggi concreti per la tua azienda?

Un audit in ambito sicurezza ambiente non deve essere un semplice controllo burocratico, ma deve diventare un investimento strategico che porta benefici tangibili all’azienda che decide di effettuarlo.

I principali benefici sono:

  • Conformità normativa garantita e riduzione del rischio sanzioni
  • Prevenzione degli incidenti e miglioramento della sicurezza sul lavoro
  • Tutela del Datore di Lavoro che può quindi dimostrare di aver adempiuto all’obbligo di sorveglianza sulla propria azienda
  • Riduzione dei costi operativi attraverso efficientamento energetico e gestione ottimizzata dei rifiuti
  • Tranquillità operativa per concentrarsi sul core business senza investire eccessive risorse economiche e di tempo in formazione di personale interno e in analisi

 

Audit legislativo: come si svolge con l’approccio tradizionale?

L’audit legislativo tradizionale segue generalmente un percorso standardizzato che si concentra principalmente sulla verifica documentale e sul controllo formale della conformità normativa.

Il percorso è solitamente diviso in 2 fasi:

  1. Verifica Documentale Intensiva

Il processo si basa sull’esame sistematico di tutta la documentazione aziendale utilizzando check-list predefinite: autorizzazioni, certificazioni, procedure operative, registri di manutenzione, documentazione di sicurezza. L’approccio è prevalentemente compilatorio, focalizzato sulla presenza o assenza di documenti specifici richiesti dalla normativa.

  1. Sopralluoghi Superficiali e Standardizzati

Le verifiche sul campo seguono percorsi prestabiliti e si limitano spesso a controlli visivi generici. I sopralluoghi tendono ad essere rapidi e superficiali, concentrati sulla verifica di elementi facilmente identificabili.

Al termine dell’audit classico, l’azienda riceve generalmente questa documentazione:

  1. Rapporto finale di audit: Un documento che fotografa lo stato formale dell’azienda, evidenziando principalmente le conformità e non conformità documentali rispetto agli obblighi normativi.
  2. Elenco delle non conformità: Ogni scostamento normativo viene elencato, con una prioritizzazione basata sulle conseguenze sanzionatorie del mancato ottemperamento al requisito.


Audit tradizionali: sicurezza… o illusione di conformità?

Gli audit legislativi classici, concentrati principalmente sull’analisi dei documenti aziendali, presentano sovente limitazioni significative che ne riducono l’efficacia nella protezione reale dell’azienda:

Approccio standardizzato e superficiale: Gli audit “a catalogo” applicano check-list generiche senza considerare le specificità del settore o dell’azienda. Questo porta a controlli che non colgono i rischi reali e concreti presenti nel contesto operativo specifico.

Mera verifica documentale: L’attenzione eccessiva agli aspetti formali può far perdere di vista la sostanza operativa. Un’azienda può avere tutta la documentazione in regola, ma presentare rischi concreti non intercettati dall’audit tradizionale.

Mancanza di competenze tecniche specialistiche: La semplice presenza di un documento non è condizione sufficiente per confermare l’adempimento di un obbligo normativo; è fondamentale valutarne la validità tecnica, la conformità sostanziale e l’applicabilità concreta al contesto aziendale. Questo richiede esperienza tecnica approfondita che va oltre la semplice conoscenza normativa.

Questi limiti minano l’efficacia sostanziale dell’audit, creando un falso senso di sicurezza nel datore di lavoro che, pur avendo rispettato formalmente le verifiche, potrebbe non aver realmente protetto la propria azienda dai rischi concreti.

 

Il Metodo 2G: oltre i limiti degli audit tradizionali con un approccio personalizzato

Gruppo 2G adotta un approccio specifico che supera le limitazioni degli audit tradizionali, combinando competenza normativa e esperienza tecnica in ambito industriale:

Competenza normativa ed esperienza operativa decennale

I tecnici che vengono assegnati all’attività di audit di Gruppo 2G non sono solo esperti di normative, ma possiedono anche un’esperienza decennale nell’organizzazione degli ambiti sicurezza e ambiente, maturata direttamente all’interno di contesti industriali complessi. Questa duplice competenza permette di comprendere non solo quali sono le richieste della normativa, ma anche come queste debbano essere concretamente calate nella realtà operativa quotidiana.

Analisi sul campo personalizzata

Prima di qualsiasi valutazione, i tecnici Gruppo 2G effettuano un’analisi approfondita dei processi produttivi specifici dell’azienda, delle macchine e degli impianti utilizzati. Ogni attività di audit è quindi calibrata sulle reali tipicità dell’azienda, non su standard generici.

Individuazione delle criticità nascoste

L’esperienza pratica permette di identificare rischi che sfuggono alle analisi puramente documentali. Spesso le criticità più importanti emergono dall’osservazione diretta dei processi, dall’interazione con gli operatori.

Soluzioni concrete e supporto operativo

L’attività non si conclude con il verbale di audit ma con la proposta di soluzioni pratiche, economicamente sostenibili e tecnicamente fattibili tramite:

  • Piano di suggerimenti migliorativi prioritizzati: Roadmap operative con tempistiche di implementazione e stima dei costi
  • Supporto all’implementazione: Accompagnamento nell’implementazione delle soluzioni proposte, trasformando la complessità normativa in azioni chiare e gestibili

Questo approccio trasforma l’audit legislativo sicurezza ambiente da semplice verifica documentale a strumento strategico per la crescita aziendale sostenibile.

 

A cura di Gianpaolo Piccinini – HSE Manager Gruppo 2G